Si apre la strada che porta al Conclave. Entro 15-20 giorni verranno convocati tutti i cardinali “elettori” a Roma per eleggere il successore di Papa Francesco. Tra coloro in viaggio verso la Capitale per un rituale che si ripete da secoli c’è anche Monsignor Matteo Maria Zuppi, l’Arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, vicino a Bergoglio per l’orientamento progressista e per la spiccata vocazione sociale. Proprio per il suo stretto legame con Papa Francesco, il suo nome circola da tempo nella rosa di Eminenze tra cui potrebbe essere scelto il nuovo Papa. Ma non sarebbe l’unico italiano in lizza: tra i papabili ci sarebbero anche Pietro Parolin, Segretario della Santa Sede, anche lui considerato un candidato di continuità, mentre più tradizionalista è l’ipotesi di Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme. Il nuovo Pontefice potrebbe continuare a venire dall’estero, forse dall’Asia, dove Bergoglio si è recato spesso: tra i nomi più in vista c’è quello di Antonio Tagle, che lo stesso Francesco nominò prefetto per l’Evangelizzazione dei popoli. Tra gli altri vicini cardinali a Bergoglio c’è anche Jean-Marc Aveline, di Marsiglia. Tutti i cardinali “elettori” cioè con meno di 80 anni si riuniranno tra il 5 e il 10 maggio a San Pietro per votare in modo segreto e senza avere contatti con il mondo esterno per non influenzare il processo. E’ necessaria una maggioranza di due terzi per eleggere un nuovo Papa. Il nome viene scritto su schede che dopo ogni votazione vengono bruciate insieme a un additivo che produce un colore: è la tradizionale “fumata”. Se è nera, il conclave non ha raggiunto una decisione, se è bianca, il nuovo Papa è stato scelto.