Nel video l’intervista al Dott. Vincenzo Pacillo, Professore di Diritto e Religione Unimore

La mitra indosso, un rosario tra le mani, la veste liturgica rossa, in una bara di legno. Un uomo semplice ma potente che ha saputo nei suoi 12 anni di Pontificato, rivoluzionare la Chiesa Cattolica. Appare così, oggi, la salma di Papa Francesco, esposta nella Cappella di Santa Marta, nell’attesa della traslazione, domani, a San Pietro per le visite dei fedeli. I funerali si terranno sabato alle 10 sul sagrato della basilica vaticana. Il feretro sarà poi portato a Santa Maria Maggiore per la tumulazione: nessun formalismo, nessuna solennità eccessiva, come da sua volontà. Un Papa gesuita, il primo sudamericano, il primo a scegliere il nome Francesco. Un Papa che ha incarnato il cambiamento, mescolando tradizione e rottura, semplicità e forza rivoluzionaria. Si apre ora una nuova fase, decisiva, per la Chiesa cattolica.