Nel video l’intervista a Mons. Giuliano Gazzetti, Vicario generale dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola

Le campane hanno suonato lente, solenni, mentre una folla composta e silenziosa si è radunata in Duomo per la Santa Messa. E per rivolgere al Papa, nel silenzio della preghiera, un ultimo, commosso, saluto. Questa mattina la città di Modena, stretta attorno alla propria Cattedrale, vive questo giorno festivo con un sentimento sospeso tra il lutto e la riconoscenza per un uomo che ha ispirato milioni di persone, con la sua umiltà e il suo amore per i meno fortunati. Il ricordo e l’omaggio al Santo Padre saranno presenti nelle intenzioni delle celebrazioni liturgiche odierne nelle parrocchie della Diocesi, dando la possibilità a tutti i modenesi di partecipare spiritualmente a questo addio corale. Già ieri, giorno di Pasqua, il Pontefice aveva salutato per l’ultima volta il mondo con la benedizione Urbi et Orbi, le parole rotte da un filo di voce che hanno commosso milioni di fedeli. Un saluto struggente, un ultimo atto d’amore verso la sua gente. Modena, oggi, piange. Ma lo fa nel segno della speranza e della pace che unisce.