Dopo i dubbi e le polemiche, sul caso dell’acquisizione di Aimag da parte di Hera accende i riflettori anche l’Antitrust. L’Autorità ha comunicato l’apertura di un’istruttoria sulla possibile restrizione concorrenziale nel settore della distribuzione di gas naturale nel bacino di utenza denominato “Modena 1”, che comprende tutti i comuni a nord della provincia, compreso il capoluogo, con l’aggiunta di Castelnuovo e Castelvetro. Secondo l’Antitrust sono necessari approfondimenti istruttori sulle novità societarie annunciate a gennaio dal gruppo Hera nell’ambito dell’acquisizione di Aimag, al fine di valutare se questa operazione possa ostacolare “in modo significativo”, si legge nella nota, la “concorrenza effettiva nel mercato della futura gara d’ambito per l’affidamento della concessione del servizio di distribuzione di gas naturale”. Nel bacino in questione il Gruppo Hera detiene circa il 50-55% delle quote, mentre il rimanente 45-50% è gestito dal Gruppo AIMAG. L’unificazione a un singolo centro decisionale dei due principali concorrenti attesi in sede di gara potrebbe portare, secondo l’Antitrust a “una restrizione concorrenziale diretta in sede di gara”. Le due multiutility hanno risposto che nel caso specifico la restrizione non sussiste, poiché AIMAG non avrebbe comunque partecipato alla gara per quel bacino poiché non in grado di sostenerne il rilevante investimento finanziario. La documentazione prodotta da Hera e Aimag a sostegno di questa tesi non è bastata a convincere l’Antitrust che ha comunque fatto partire l’istruttoria. Ricordiamo che con l’accordo siglato tra le due multiutility, la partecipazione di Hera in Aimag sale dal 25 al 41%, con la completa acquisizione della governance industriale. Una scelta che ha fatto discutere e ha sollevato le critiche di diversi ex sindaci, soprattutto per la perdita di controllo pubblico a favore di Hera.