La crisi di risultati del Modena è evidente: solo un punto raccolto nelle ultime tre partite, giocate contro Cosenza, Salernitana e Juve Stabia. Eppure, nonostante questa striscia negativa, i Gialli conservano il 10° posto in classifica, con 35 punti. I tanti pareggi delle rivali hanno avuto un effetto solo parzialmente “peggiorativo” della situazione della squadra di Paolo Mandelli: di fatto, si allunga di poco la distanza dai playoff (ora l’8°posto del Bari è a 5 punti) e si accorcia leggermente il vantaggio sui playout (3 punti in più rispetto alla Sampdoria).
Se la classifica non è particolarmente peggiorata, le due sconfitte consecutive in Campania hanno provocato un crollo nel morale dei tifosi, attorno alla squadra e all’intero ambiente canarino.
Quanto mai benedetta, perciò, la pausa delle nazionali: permetterà a Mandelli e al suo staff di fare il punto della situazione, ora piuttosto preoccupante. Alla squadra serve uno scossone. Che, detto per inciso, non sarà il cambio dell’allenatore.
La società tace in un momento in cui dovrebbe parlare, ma la conferma in panchina di Mandelli è scontata. Sebbene sabato a Castellamare ci fosse Vincenzo Vivarini a vedere la partita…
Quel Vivarini che, l’anno scorso con il Catanzaro, vincendo al “Braglia”, costò la panchina a Paolo Bianco.
E proprio il Catanzaro sarà il prossimo avversario del Modena, sabato 29 marzo (alle 15), alla ripresa del campionato. Un Catanzaro che ha rifilato quattro gol al Cosenza, quel Cosenza con cui il Modena faticò tantissimo a pareggiare…
Ad aprile, poi, il calendario diventerà veramente difficile: nell’ordine, il Modena incontrerà il Pisa, il Sassuolo, il Cesena, il Bari e la Reggiana (il 1°maggio).
Urge davvero uno scossone mentale, sennò rischiano di essere dolori.