Dati preoccupanti giungono dall’Oipe, l’Osservatorio italiano sulla povertà energetica, che ha sede presso l’Università di Padova.
Gli esiti della ricerca sono relativi a fine 2023, ma rischiano di peggiorare ulteriormente: oltre due milioni di famiglie italiane si trovano in condizione da non poter pagare la bolletta di luce e gas, in quest’inverno particolarmente “pesante”. E se ci riescono, lo fanno intaccando una parte sempre crescente del loro reddito.
La spesa media per famiglia si aggira ora sui 2mila euro all’anno per l’energia, un quarto in più rispetto al 2021.
I dati attuali dello studio dell’Oipe sono i peggiori in Italia dal 1997 ad oggi, con un incremento dell’1,3% rispetto all’ultima rilevazione.
Il concetto di “povertà energetica” si traduce drammaticamente nella realtà: significa che un nucleo familiare non riesce a soddisfare bisogni primari come illuminare e riscaldare la propria casa, oltre a naturalmente a non poter cucinare.
Secondo l’Osservatorio, la condizione di “povertà energetica” è il risultato di tre fattori principali; prezzi elevati dell’energia, bassi redditi familiari e inefficienza delle abitazioni e degli elettrodomestici dal punto di vista energetico.
Questi dati sono sostanzialmente confermati anche dall’Istat, nel suo focus sulla “povertà energetica”, inserito nel suo rapporto annuale sulla situazione economica del Paese.
La situazione di difficoltà cambia in base alle regioni: in Calabria si registra il maggior numero di casi di “povertà energetica”, Toscana e Marche sono le regioni più virtuose, mentre l’Emilia-Romagna – insieme alle altre regioni del Nord Italia – è tra quelle più a rischio per le famiglie con più di un minore a carico.

POVERTA’ ENERGETICA, DUE MILIONI DI FAMIGLIE ITALIANE IN DIFFICOLTA’
Aumenta la "povertà energetica" in Italia: secondo i dati più recenti, sono oltre due milioni le famiglie italiane che non riescono più a pagare le bollette di luce e gas. In Emilia-Romagna sono particolarmente a rischio i nuclei familiari con più di un minore a carico.