“Anche le chiese hanno le grondaie, rubiamole da lì”. Devono essersi detti così i ladri di rame che, nella notte tra martedì e mercoledì, hanno razziato cinque grondaie da sei metri l’una – corrispondenti a una trentina di metri complessivi di rame – alla chiesa “Sacro Cuore di Gesù” alla Sacca. Un vero e proprio raid che non ha risparmiato anche diverse abitazioni vicine. Ad accorgersene, don Francesco Bruni che, proprio questa mattina, con il pezzo di rame abbandonato dai malviventi nel cortile della chiesa, è andato in caserma per sporgere denuncia, nella speranza di rintracciare i responsabili. Un colpo ben studiato da una banda equipaggiata che, secondo lo stesso sacerdote, avrebbe agito nel cuore della notte, lontano da occhi indiscreti, nei punti dell’edificio scoperti dalle telecamere. Un caso simile era accaduto in Calle Bondesano, esattamente un mese fa: decine di tubi “fatti fuori” da ignoti a caccia del cosiddetto “oro rosso”, metallo molto ricercato sul mercato nero per la sua rivendita. Oggi una tonnellata può arrivare a costare anche diverse migliaia di euro. In quell’occasione, erano stati i dipendenti della Fondazione San Filippo Neri a notare l’assenza di alcuni pezzi all’esterno della struttura, così come negli edifici limitrofi, tanto da valutare in quel caso un’azione legale congiunta per denunciare l’accaduto.