Se il compito dei giocatori che finiscono in panchina è quello di mettere in difficoltà Mister Mandelli ed indurlo a farli giocare dall’inizio nella partita seguente, beh, Pedro Mendes ci sta riuscendo benissimo.
Entra dalla panchina e segna: è successo a Cittadella, si è ripetuto con il Cosenza, con un gol ancora più importante, che è valso il pareggio e il punto in classifica.
Nelle interviste, Pedro Mendes – sempre sorridente – dice che va bene cosi, che se ogni volta che si alza dalla panchina, entra e segna, va bene così, ma in realtà al bomber portoghese rode alquanto non essere titolare: del resto, ha ragione, visto che stato l’acquisto più importante (anche dal punto di vista economico) fatto dal Ds Andrea Catellani l’estate scorsa.
Poi, lo sappiamo, la stagione è stata tribolata…
Ma adesso sembra proprio che, per la trasferta di Salerno, sia tornato finalmente il momento di rivedere il numero 11 del Modena titolare dal primo minuto: Pedro Mendes ha dimostrato che i gol li sa fare (5 realizzati e due annullati), se viene messo in condizione di poterli fare.
Deciderà Mandelli se tornare al modulo 3-4-2-1 con Mendes unico terminale offensivo (e Palumbo-Caso dietro) o confermare il modulo 3-5-2, che permetterebbe al portoghese di giocare a stretto contatto con Caso, dando per scontato che un Defrel così giù di corda come abbiamo visto contro il Cosenza possa, al massimo, giocare 20 minuti alla fine, “alla Altafini”, diciamo così…
Per Salerno, c’è una buona notizia: potrebbe tornare tra i convocati Alessandro Di Pardo, fuori da diverse settimane, e tra i giocatori che vogliono mettere in difficoltà Mandelli c’è anche Kleis Bozhanaj, che scalpita per partire dall’inizio e per non restare – lui- quello dei 20-25 minuti finali.
Insomma: le alternative non mancano.
Da valutare, infine, il possibile turno di “rifiatamento” per Cristian Cauz, in affanno con il Cosenza: potrebbe toccare a Stipe Vulikic la sua prima maglia da titolare.

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