Nel video l’intervista a Raffaello Vernacchia, Ex attaccante Modena 

 

Archiviato il pareggio con il Cosenza, il Modena sta già pensando alla prossima partita: sabato pomeriggio allo stadio “Arechi” di Salerno, la prima di due trasferte consecutive (la seconda sarà sabato 15 marzo a Castellammare di Stabia).

Con quali certezze si presenta il Modena a queste due difficili gare esterne?

Qualcuna c’è sicuramente: ad esempio, il ritorno al gol di Pedro Mendes e la conferma che Riccardo Gagno è una saracinesca di assoluta garanzia.

Al contempo, sono affiorati dubbi e incertezze che sembravano stati accantonati: la difesa meno attenta di altre volte, innanzitutto, ma anche le prestazioni scadenti di giocatori top come Antonio Palumbo e Gregoire Defrel e una sensazione diffusa di “braccino corte” e fiato sul collo quando la squadra ha l’obbligo di fare bene e vincere. E qui Mister Mandelli deve trasformarsi in psicologo da…spogliatoio.

Dopo i fischi del “Braglia”, parzialmente cancellati dagli applausi della fine per non aver perso con il Cosenza, i Gialli devono ripartire con rabbia e determinazione verso la gara con la Salernitana: altra squadra con l’acqua alla gola, ancora viva nonostante il penultimo posto, sconfitta a Cesena soltanto con episodi sfortunati e rocamboleschi.

Ma proprio giocare a Salerno, con l’imbottito centrocampo a cinque, attendendo le rabbiose folate avversarie, potrebbe restituirci finalmente vero Modena di Paolo Mandelli, che vediamo soltanto a intermittenza.

Sul ruolino di marcia di Mandelli (24 punti con 5 vittorie, 9 pareggi e 2 sole sconfitte) è intervenuto Lello Vernacchia, indimenticata bandiera del Modena, ospite ieri sera della nostra trasmissione “Sport Qui”.