Contro il Cosenza ultimo in classifica, il Modena la “sfanga” solo all’85° minuto, con un gol di rapina di Pedro Mendes.
I Gialli evitano così una sconfitta che sarebbe stata clamorosa e persino meritata, di fronte ad un Cosenza fanalino di coda, ma molto vivo, ringalluzzito dal cambio di allenatore (via Alvini) e dall’arrivo in panchina della coppia Belmonte-Tortelli.
Deluse, invece, le aspettative di chi sognava la seconda vittoria consecutiva dopo Cittadella) del Modena e una bella spallata alla classifica in direzione playoff.
Nel primo tempo, la squadra di Paolo Mandelli – in campo con il 3-5-2 – è scesa in campo con il freno a mano tirato e dopo aver preso una…camomilla: la partita l’ha fatta totalmente il Cosenza, che al 27′ ha preso il palo con un tiro di Ricciardi e un minuto dopo è passato meritatamente in vantaggio con un gol in girata di Artistico. Niente da fare per Gagno. 0-1.
Bordate di fischi da parte della Curva “Montagnani”.
Poca roba la reazione dei Canarini, poca roba i due attaccanti Caso e Defrel, ma anche Palumbo è sembrato avulso dal gioco, così così Duca esterno destro di centrocampo.
Ad inizio ripresa, doppio cambio: dentro Pedro Mendes e Gliozzi, fuori proprio Caso e Defrel.
Il Cosenza è arretrato a salvaguardia del vantaggio, il Modena ha preso coraggio, è avanzato e ha giocato un po’ meglio del primo tempo (era impossibile fare peggio!): Mandelli le ha provate tutte, dentro anche Bozhanaj e Kamate, ma ha dovuto attendere l’85’ per vedere coronato il sogno del pareggio, grazie ad una zampata in area di Pedro Mendes (secondo gol consecutivo, il quinto in campionato).
Il portoghese, se gli arrivano palloni decenti per lui, segna!!!
Nei minuti finali è successo poco e niente, giusto il tempo per qualche recriminazione nei confronti dell’arbitra Maria Sole Ferrieri Caputi, che – nel secondo tempo – ha sorvolato su un paio di interventi dei difensori ospiti (in particolare Dalle Mura) sul redivivo Gliozzi e su un mancato recupero nel minuto di extratime aggiuntivo, che l’arbitra aveva promesso.
A fine partita, salvando almeno la “non sconfitta” (viste come si erano messe le cose…), alla domanda su come si spiega un primo tempo così fiacco, Mister Mandelli ha risposto “Boh”, dando l’idea di non averci capito granché del “blocco psicologico” dei suoi uomini (troppa pressione per la necessità di vincere?) e rinviando ogni valutazione ai prossimi giorni di preparazione verso la gara di sabato a Salerno.
Sarà la prima di due trasferte consecutive del Modena (la seconda sarà a Castellamare di Stabia), prima della sosta del 22 marzo.
Il concetto, in ogni caso, è sempre quello: il Modena è questo, la squadra è questa, da decimo posto o giù di lì, sempre a bagnomaria tra playoff e playout.
Va così, ormai.
Facciamocene una ragione.