Slitta a venerdì il Consiglio dei Ministri, previsto per questa mattina e che avrebbe dovuto esaminare il provvedimento contro il caro bollette. Non si ferma però il pressing sul Governo da Confindustria, Confcommercio e associazioni di impresa. La bolletta elettrica di gennaio, come sottolineano le stesse associazioni, ha registrato una crescita media del 24% rispetto allo scorso anno e del 56,6% sul 2019. Quelle del gas del 27% rispetto al 2024 e del 90,4% rispetto al 2019. Aumenti che penalizzano le aziende italiane, come spiegano, nella competitività con quelle degli altri Paesi europei. A gennaio il prezzo della luce ha registrato un + 40% rispetto ai prezzi praticati in Spagna e del 30% su quelli francesi e tedeschi. Per tutti servono misure urgenti e strutturate. Ma anche le associazioni in difesa dei consumatori sono salite sulle barricate contro la stangata sulle famiglie.
Su questo fronte il Governo sta valutando di estendere alle persone vulnerabili, la platea che potrà ricevere il bonus sociale ampliando il bacino di utenza sino a 15.000 euro di ISEE. Dall’altra parte si cercano soluzioni per sollevare le imprese, per esempio recuperando a sostegno delle aziende energivore e delle piccole medie imprese, 600 milioni dalle aste Ets, la tassa sulle emissioni di CO2. Allo studio anche una riduzione di differenziale tra il costo del gas sul mercato europeo e quello sul mercato all’ingrosso italiano. Critiche le opposizioni. Per il PD serve di disaccoppiare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas.