La Regione Emilia-Romagna sta preparando la propria manovra sulla sanità e, in particolare, sui ticket da applicare ai farmaci.
Ad essere colpiti da questo aumento dei prezzi dei medicinali saranno – secondo le intenzioni della Regione – i cittadini “più abbienti”, anche se, osservando la manovra, si parlerebbe di persone con un Isee a partire da 35mila euro e quindi, di nuovo, la classe medio-bassa.
Il ticket, inoltre, toccherà i farmaci di fascia A, considerati indispensabili, per intenderci quelli che si ottengono dal proprio medico di famiglia con la cosiddetta “ricetta rossa”, come ad esempio gli antibiotici e molti altri farmaci di base.
I rincari della sanità dovrebbero portare nelle casse regionali 50 milioni di euro in più quest’anno, addirittura 70 milioni in più per l’anno prossimo.
Ma le casse di viale Aldo Moro verranno rimpinguate anche dalla manovra Irpef (per il 2025) e dall’Irap e dal bollo auto (per il 2026), provvedimenti già annunciati da De Pascale. Il tutto al fine di coprire un buco in bilancio da 200mila euro sul fronte sanitario.
Sparisce, così, il Reddito Familiare Lordo, introdotto dall’allora governatore della Regione Vasco Errani. Per i nuovi ticket sui farmaci, le fasce di reddito verranno calcolate esclusivamente in base all’Isee di ogni nucleo familiare.
Sul piede di guerra, i sindacati. La Cgil ha dichiarato di non essere stata direttamente coinvolta e ha chiesto un incontro urgente con De Pascale.
Duro il commento del segretario generale della Uil Emilia-Romagna, Marcello Borghetti: “Qualcosa non va – chiosa – soprattutto per il ceto medio”.
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MANOVRA SANITÀ, PER ISEE DA 35MILA EURO SCATTA IL TICKET SUI FARMACI
La manovra sulla sanità in Emilia-Romagna. Dopo l’aumento dell’IRPEF per ripianare il buco di bilancio di 200 milioni di euro, questa volta tocca al ticket per i farmaci, che riguarderà la popolazione con Isee a partire da 35mila euro