Una situazione che costringe molti pazienti a rivolgersi alla sanità privata, mentre chi non può permettersi tali costi spesso rinuncia alle cure o è costretto ad attendere a lungo. Mesi, ma a volte persino anni, come per la Moc. A Modena riuscire a prenotare una visita specialista nel pubblico continua ad essere una vera impresa. Tempi d’attesa “biblici” che mettono a dura prova la pazienza di tanti modenesi. Da agosto, il decreto “liste d’attesa” obbliga le Ausl a coprire i costi delle prestazioni private o in intramoenia se i tempi massimi previsti non vengono rispettati, lasciando al cittadino il solo pagamento del ticket. Ma l’accesso a questa misura resta tortuoso: il paziente deve affrontare una complessa burocrazia fatta di moduli, PEC e raccomandate che spesso lo scoraggia e lo induce a pagare di tasca propria, per ottenere una visita in tempi ragionevoli.