Nel video l’intervista all’ Avv. Chiara Costetti, Comitato Genitori #NoiReagiamo

Un tempo cuore pulsante della città, il Parco Novi Sad era luogo di aggregazione per famiglie, sportivi e studenti. Oggi è diventato una zona evitata dai più, a ogni ora del giorno. L’ultima aggressione, avvenuta martedì sera, non fa che confermare una realtà ormai evidente: la sicurezza sta svanendo e, con essa, la fiducia dei cittadini. Ed è per questo che il prefetto Fabrizia Triolo, come dichiarato in un’intervista alla Gazzetta di Modena, avrebbe deciso di fare un cerchio attorno al parco, valutando la possibilità di utilizzare uno strumento previsto da una direttiva del ministro Piantedosi, quello della “zona rossa” urbana. Una stretta che per i cittadini, oggi, è più che necessaria. Non è più solo una questione di percezione: gli episodi di aggressioni (sei in tre mesi), così come quelli di spaccio e di risse sono documentati e in aumento. Il dispositivo permetterebbe di vietare nell’area la presenza di soggetti pericolosi con precedenti penali e poterne disporre l’allontanamento. Ma il problema “sicurezza” non si risolve con la sola repressione: per l’avvocato Chiara Costetti, rappresentante del Comitato Genitori #NoiReagiamo, ospite ieri sera alla trasmissione Detto e Non Detto, occorre ripensare l’area, con un vero piano di recupero per restituire alla città uno spazio che non può restare abbandonato a sé stesso.