Nei primi 10 mesi del 2024 l’inceneritore modenese di via Cavazza ha bruciato 153.228 tonnellate di rifiuti, tra urbani e speciali. Ben 35.500 tonnellate in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dati significativi che riflettono una tendenza positiva nella gestione dei rifiuti nella città e nella provincia e che rispecchiano la continua riduzione dei rifiuti urbani indifferenziati. La riduzione più evidente riguarda i rifiuti urbani, provenienti sia dalla provincia di Modena che da altre aree: si è scesi dalle 108.000 tonnellate nel 2023 a 75.795 nel 2024. Mentre quelli delle altre province sono diminuiti di 6150 tonnellate. Per la prima volta, nei primi dieci mesi del 2024, la quantità di rifiuti urbani indifferenziati conferiti è scesa a un terzo della capacità totale dell’impianto, pari ad un quarto se si considerano solo i rifiuti della provincia di Modena. Il calo dei rifiuti trattati potrebbe accelerare il processo di chiusura dell’impianto, una prospettiva che trova supporto nel programma elettorale del sindaco Massimo Mezzetti, il quale prevede la chiusura del termovalorizzatore prima del 2034.