Un giallo che dura ormai da cinque mesi, quello della scomparsa di Daniela Ruggi, la 31enne di Vitriola di cui si sono perse le tracce dal 18 settembre. E proprio nella campagna tra Vitriola e Montefiorino i carabinieri questa mattina sono tornati a perlustrare assieme alle altre forze di polizia. Le ricerche si sono concentrate nella frazione in cui la donna viveva, ma anche lungo gli argini del fiume Dragone, non escludendo alcuna pista legata alla sua scomparsa. Un’attività delegata dalla Procura che sta indagando per sequestro di persona nell’ambito di un fascicolo finora aperto contro ignoti, che arriva a due mesi e mezzo da quella che finora era stata l’unica perlustrazione sul terreno: quella del 29 novembre scorso, con il coinvolgimento anche di vigili del fuoco, Protezione civile e altri volontari. Un centinaio di persone in tutto, che avevano scandagliato diverse aree di campagna senza trovare alla fine alcun elemento riconducibile alla giovane. Ora all’improvviso si torna a Montefiorino. Forse per qualche rivelazione importante o una nuova pista da approfondire? Un colpo di scena, dato che negli ultimi tempi le indagini sembravano concentrate soprattutto sulla cosiddetta “pista modenese” legata al presunto avvistamento di Daniela a fine ottobre alla mensa di Porta Aperta, assieme a un gruppo di altri cinque amici. Su Modena, quindi, dove la ragazza poteva essere stata condotta nella sua ricerca di libertà, lontano dalla famiglia e dai servizi sociali. L’unico dato certo, al momento, è che l’indagine non è ferma, ma anzi mira ad approfondire i nuovi elementi che in queste settimane sono giunti agli inquirenti.