Si stima che persero la vita 10mila italiani e furono costretti a lasciare le loro case e la loro terra in 350mila, perseguitati dal governo jugoslavo. Ogni anno il «Giorno del ricordo» fa sì che non si dimentichi quella tragedia. Per questa ricorrenza, istituita formalmente a livello nazionale solo del 2004, sono stati ricordati anche a Modena i martiri e gli esuli, con l’omaggio al monumento dedicato alle vittime delle foibe. Una corona d’alloro è stata deposta alla presenza di tutte le autorità civili e militari. Poi, la benedizione e la recita della preghiera dell’Infoibato. E a seguire, la Santa Messa. Un ricordo che passa attraverso la testimonianza del coraggio di chi ha dovuto ricominciare da zero senza rinunciare alla propria identità culturale. Qui molte famiglie di esuli hanno ricostruito una nuova casa e una nuova vita. Ma anche un’occasione per ribadire l’importanza di costruire una società che ripudia ogni forma di odio, di violenza e di sopraffazione.