“O l’Europa si sveglia, o l’Europa muore”. Non usa mezzi termini Graziano Verdi, presidente della Federazione dei produttori europei di piastrelle ceramiche, nell’osservare le difficoltà che le imprese energivore e le pmi italiane ed europee stanno vivendo. La voce si alza a poche settimane dall’uscita del Clean Industrial Deal, un contenitore legislativo per l’industria green atteso per il 26 febbraio, con un appello che ha trovato un appoggio bipartisan. La presidente dell’Epcf-Forum ceramico, Elisabetta Gualmini, ha redatto un documento, firmato da 57 europarlamentari di ogni schieramento politico di 15 diversi Paesi, per chiedere che il Clean Industrial Deal includa misure concrete per le piccole e medie imprese e i distretti energivori, con particolare attenzione al comparto ceramico, in un momento in cui l’impennata dei costi del gas rischia di dare loro il colpo di grazia. Di fronte a una sottoscrizione senza precedenti, Graziano Verdi parla di un segnale forte a favore di un mondo industriale da preservare. Oggi l’industria ceramica italiana è la più pulita e sostenibile al mondo, ha rimarcato il presidente della CET, e ci fossero tecnologie più pulite a disposizione sarebbe la prima a volerle adottare. L’Europa deve cambiare rotta, sostiene ancora una volta Verdi, perché invece che valorizzare un’industria pulita, “regole come l’Ets o i BREF stanno spostando le produzioni in Paesi dove si usa ancora il carbone e non si rispettano i diritti umani”. Il documento sottoscritto dagli europarlamentari chiede di dare vita a un “Patto per le Pmi pulite e l’industria locale energivora”, che inneschi un dialogo costante tra aziende, sindacati e istituzioni per discutere i temi chiave e definire entro il 2026 un pacchetto di iniziative a supporto di queste imprese.
SETTORE CERAMICO, GRAZIANO VERDI: “L’EUROPA SI SVEGLI”
È stato lanciato un appello che chiede alla Commissione Europea misure concrete a sostegno del settore ceramico e delle pmi. Per il Presidente del CET, Graziano Verdi, senza un cambio di marcia l’Europa non riuscirà a mantenere la sua competitività