Nel video l’intervista a:
– Monsignor Ermenegildo Manicardi, Vicario Generale della Diocesi di Carpi
– Tamara Calzolari, Assessora Politiche sociali

Era il 1872 quando il Comune di Carpi acquistò l’intero complesso che comprende anche il convento e il giardino antistante la chiesa. Ora per la prima volta l’Amministrazione Comunale di Carpi e la diocesi cittadina hanno formalizzato l’utilizzo del tempio di San Nicolò con l’intento di svolgere in collaborazione interventi in ambito sociale per la cura delle persone e delle famiglie in difficoltà. San Nicolò, non a caso è sempre stato un grande patrono dei poveri. A tre mesi dalla riapertura, dopo gli importanti lavori di restauro, i due enti hanno sottoscritto un protocollo di intesa che ne disciplina per la prima volta la gestione in un rapporto di reciproca collaborazione per tre anni, rinnovabili. Così se da un lato il Comune carpigiano affida la gestione del Tempio alla Diocesi cittadina che attiverà interventi di assistenza sociale sostenuti dall’ Amministrazione Comunale, la Diocesi affida al Comune l’immobile di via Castellani 7, ultimamente residenza dei frati, ora trasferiti al convento. Nello stabile il Comune realizzerà con risorse proprie attività di carattere sociale