Il voto al mercato invernale del Modena? Meriterebbe un 10 anche solo per il fatto di non aver ceduto il proprio numero 10, Antonio Palumbo. Il muro opposto al Sassuolo dalla società e, in particolare, dal DS Andrea Catellani, ha ricevuto l’apprezzamento di tutti i tifosi canarini, ieri a lungo davvero preoccupati di poter perdere il loro giocatore migliore. Questo “No” all’offerta del Sassuolo ha fatto affiorare, puro e deciso, lo spirito e l’orgoglio dei tifosi del Modena, come a sottolineare – come in molti hanno detto e scritto – che “non siamo la succursale del Sassuolo!”. Catellani ha fatto riferimento alla scelta di “una società solida che se non l’è sentita di indebolire la squadra”. Qualcuno ha azzardato che, se l’offerta del Sassuolo avesse pareggiato la richiesta del Modena (3,5 milioni), forse ora saremmo qui a parlare di un clamoroso trasferimento di Palumbo. Ma non esiste la controprova. Ora vedremo quale sarà la reazione dello stesso Palumbo, che – invece della mancata occasione – potrebbe persino essere galvanizzato dal ruolo di leader assoluto e “intoccabile” della squadra. A parte il 10 per Palumbo, il resto del mercato del Modena è da 6. In entrata, sono arrivati l’affidabile Andrea Seculin come dodicesimo, il difensore croato Stipe Vulikic e il centrocampista offensivo Issiakà Kamate, in prestito secco dall’Inter, tutto da scoprire. Acquistato a titolo definitivo anche il difensore Daniel Tonoli, che resterà alla Pergolettese fino al termine della stagione. Se ne sono andati – in prestito – Fabio Abiuso (prestito oneroso con diritto di riscatto alla Samp) e Thomas Alberti (al Pescara). Il portiere Jacopo Sassi ha salutato la compagnia da un pezzo, mentre altri giocatori di proprietà del Modena già in prestito altrove hanno cambiato maglia: ad esempio, Luca Strizzolo alla Triestina e Ousmane Niang alla Pro Vercelli. Guardando bene la squadra, forse serviva un centrocampista di sostanza (possibilmente a destra) e un altro attaccante da “alternativa”, ma il presidente Carlo Rivetti è stato di parola: niente stravolgimenti della squadra. E così è stato. Finita la lunga “agonia” del calciomercato, che ha segnato quattro partite di campionato, ora si può finalmente tornare a pensare solo al campo: sabato c’e Sampdoria-Modena!