È stata avviata da parte della Procura di Modena una indagine per fare piena chiarezza sulla morte di Andrea Paltrinieri. L’uomo si è tolto la vita il 7 gennaio al carcere di Sant’Anna, inalando volontariamente il gas di una bomboletta. Oggi l’autopsia per accertare definitivamente le cause della morte, mentre la Procura, sul suo decesso, ha aperto un fascicolo per il reato di istigazione al suicidio, al momento contro ignoti. Per questo la salma dell’uomo è stata trattenuta presso la Medicina Legale e i funerali non sono ancora stati fissati. La scorsa estate il 49enne è stato aggredito, non è ancora chiaro se da uno o più detenuti, tanto da aver bisogno di un ricovero al Policlinico per le gravi ferite riportate al volto. Fatti altrettanto gravi non si sono più verificati, ma la situazione all’interno del carcere sarebbe continuata a essere pesante per Paltrinieri, tanto che i suoi avvocati avevano espresso preoccupazione sul fatto che potesse compiere atti autolesionisti. La Procura vuole ora capire se vi sia stata una sottovalutazione delle intenzioni di Paltrinieri e delle sue condizioni di vita all’interno del carcere. Il 49enne si trovava recluso al carcere di Sant’Anna per aver strangolato e ucciso l’ex moglie, Anna Sviridenko. L’uomo si era costituito in caserma, dicendo di avere il cadavere della donna nel bagagliaio della propria auto.
MORTE PALTRINIERI, APERTA UNA INDAGINE PER ISTIGAZIONE AL SUICIDIO
Oggi l’autopsia sul corpo di Andrea Paltrinieri, il 49enne che si è tolto la vita nel carcere di Sant’Anna. La Procura ha aperto un fascicolo per il reato di istigazione al suicidio