Più che un progetto, per ora è soltanto un’ipotesi. Un’unica Azienda Sanitaria per le province di Modena e Reggio Emilia. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, ci sta riflettendo. E anche se l’idea diventasse realtà, servirebbe il tempo necessario per il completamento di questa eventuale grande riorganizzazione sanitaria. Praticamente una rivoluzione. Ragionando ancora per ipotesi, Modena e Reggio potrebbero avere la loro Ausl, con un bacino d’utenza raddoppiato, e – dall’altra parte – ci sarebbe comunque una seconda realtà composta dal Policlinico di Modena e dall’Ospedale di Baggiovara, in quella che è già attualmente l’Azienda Ospedaliero-Universitaria. L’eventuale Ausl di Modena e Reggio comprenderebbe due eccellenze: l’Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico (IRCCS) dell’Ospedale S.Maria Nuova di Reggio Emilia e il MIRE, il futuro ospedale dedicato a Maternità e Infanzia che vedrà la luce sempre a Reggio. Il presidente De Pascale ci sta pensando su, anche per riorganizzare in toto la rete ospedaliera, non soltanto per Modena e Reggio, ma pure per l’area metropolitana di Bologna, con la possibile riduzione, da quattro a due, delle Ausl attualmente presenti e attive sul territorio del capoluogo emiliano. L’idea virtuosa di unire le forze solletica De Pascale, forte del successo che ottenne nel 2013, quando – da presidente della Conferenza territoriale sanitaria – contribuì alla nascita dell’Azienda Sanitaria unica per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, che da allora vanta – tra gli altri numeri positivi – un 40% di risparmio sui costi: un risparmio che, negli anni, è servito per l’assunzione di nuovo personale.
RIORGANIZZAZIONE SANITARIA, MODENA E REGGIO EMILIA: UN’UNICA AUSL?
Nell'ambito di una possibile riorganizzazione sanitaria in Emilia-Romagna, esiste anche la possibilità di una fusione tra le Ausl di Modena e Reggio Emilia.