Nel video l’intervista a Mons. Giuliano Gazzetti, Vicario Generale Arcidiocesi Modena-Nonantola
Una serie di eventi dalla profonda importanza religiosa sabato 18 gennaio apriranno la strada verso le celebrazioni di San Geminiano. A partire dalla solenne apertura del sepolcro del Patrono, evento che – a partire dalle 14 – sarà accompagnato da un evento eccezionale: lo “scampanio” della Ghirlandina, che farà sentire la sua voce con i rintocchi dell’Unione Campanari Modenesi. L’ultima volta che le campane vennero suonate a mano sulla Torre di Piazza Grande fu in occasione della Liberazione della città, il 23 aprile 1945. Un’occasione per impreziosire ulteriormente il pellegrinaggio al sepolcro del Santo, un momento sempre molto sentito da tutti i modenesi. Ma non sarà l’unica novità di quest’anno: per il Santo Patrono sempre sabato 18 gennaio è stato organizzato anche un concentro di musica sacra ad opera dei “Madrigalisti Estensi”, l’”Officium Vesperarum Sancti Geminiani”, prima interpretazione assoluta, in tempi moderni, dei manoscritti musicali cinquecenteschi dell’Archivio Capitolare della Cattedrale di Modena. Il concerto si svolgerà con l’utilizzo di strumenti originali o copie fedeli, per un’iniziativa dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, insieme al Capitolo Metropolitano, alla Cappella Musicale del Duomo e all’Archivio Storico Diocesano.
La musica del Santo per celebrare San Geminiano.