Nel video l’intervista a Mons. Giuliano Gazzetti, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola

Modena e i suoi luoghi religiosi al centro di un interessante turismo spirituale che sembra attrarre sempre più visitatori, italiani e stranieri. Visitare i luoghi sacri, infatti, significa anche apprezzarne la loro bellezza artistica e culturale. E da questo punto di vista sotto la Ghirlandina sono numerose le chiese da poter ammirare. Tra tutte svetta la Cattedrale che insieme alla Torre e a Piazza Grande, dal 1997 fa parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Solo nel 2024 gli accessi sono stati circa 829 mila. La prima pietra fu posata il 9 giugno 1099. Nella cripta è custodito il sepolcro di San Geminiano, patrono di Modena, e si conserva un capolavoro del Rinascimento modenese, La Madonna della pappa, gruppo in terracotta policroma di Guido Mazzoni. Ma l’intero Duomo è colmo di opere importanti, di un alto interesse architettonico o anche curiosità, come l’elaborato bestiario del Wiligelmo. Lentamente poi, la città si sta riappropriando, rendendoli fruibili a fedeli ma anche a turisti, di altri gioielli storici, come la chiesa di San Domenico, recentemente restaurata. Un arricchimento del turismo, un’altra eccellenza del territorio