Nel video l’intervista a:
– Ermanno Appiani, Figlio di Angelo Appiani
– Arturo Ghinelli, Nipote di Arturo Malagoli
– Davide Baruffi, Assessore regionale al bilancio
– Fabio Braglia, Presidente della Provincia di Modena
Un silenzio che fa rumore, quello che ha accompagnato la deposizione delle corone d’alloro al Cippo dei Caduti dell’Eccidio delle Fonderie. Sono passati 75 anni da quel tragico evento, in cui sei operai caddero a causa degli spari della polizia in occasione di uno sciopero. Angelo Appiani, Renzo Bersani, Arturo Chiappelli, Ennio Garagnani, Arturo Malagoli e Roberto Rovatti chiedevano solo di poter lavorare e scesero in strada per protestare contro i licenziamenti decisi dalla direzione. Altri 200 lavoratori rimasero feriti. Un capitolo tragico della storia della nostra città che ancora oggi brucia al ricordo. Per non dimenticare la tragedia che si consumò il 9 gennaio del 1950, i segretari di Cgil, Cisl e Uil, insieme alle massime autorità cittadine e i familiari delle vittime, hanno commemorato gli operai caduti. Una tragedia che segnò il territorio ma fece da spartiacque per una nuova fase di lotte per i diritti dei lavoratori.