Nour viene dalla Tunisia. Non aveva mai cucito prima, ha iniziato il suo percorso di rinascita qui, a Modena, imparando le basi del mestiere. Con il sogno di rimettere in piedi la sua vita, dopo un passato difficile in Tunisia, facendo della sartoria molto più di una passione. E così è stato, grazie al Laboratorio di Sartoria Sociale della Caritas Diocesana, al Centro Papa Francesco: un luogo dove ago e filo si intrecciano con le storie delle persone che lo frequentano ogni giorno per imparare, mettersi in gioco e trovare il proprio spazio nel mondo del lavoro. Caritas, con il suo impegno costante, assiste ogni giorno centinaia di famiglie, straniere e italiane. Non c’è una vera mensa, ma c’è una cucina e una tavola quasi sempre apparecchiata. C’è chi frequenta il laboratorio di cucina, chi quello artigianale, chi approfitta dei banchi per imparare l’italiano e chi semplicemente si riposa nelle camere messe a disposizione. E poi c’è la Sartoria Sociale che accompagna persone come Nour in percorsi di autonomia.