L’Emilia-Romagna è ora seconda in Italia per raccolta differenziata con il 77,1%, a fronte di una media nazionale pari al 66,6%.
ll Rapporto annuale Ispra dedicato ai rifiuti urbani certifica la crescita dell’Emilia-Romagna nelle buone pratiche di ecosostenibilità.
Per la provincia di Modena, si tratta di un buon quarto posto a livello regionale, con una raccolta differenziata pari al 78,7%, con un’eccellente crescita del +6,2% rispetto all’anno scorso.
Tra i capoluoghi di provincia, Modena occupa il sesto posto, con il 73,4%, e un’impennata ragguardevole del +12,4% rispetto alla precedente statistica.
La provincia più virtuosa è Reggio Emilia, davanti a Forlì-Cesena, con una percentuale di raccolta differenziata che supera addirittura l’80%. Maglia nera Rimini, con appena il 68,8%.
Il capoluogo di provincia più “differenziato” risulta Ferrara, con l’87,9% di rifiuti differenziati.
Tra le grandi città, significativo il passo in avanti di Bologna, unica città sopra i 200mila abitanti ad avere superato l’obiettivo del 65% di raccolta, attestandosi al 72,9%
Con questi ottimi risultati, l’Emilia-Romagna ha potuto scavalcare Trentino e Sardegna nella classifica delle regioni d’Italia, guadagnando la piazza d’onore alle spalle del Veneto.
Per quanto riguarda le diverse tipologie di rifiuto conferite separatamente, nel 2023 in regione la percentuale maggiore di differenziata ha riguardato la frazione organica (36,7%); a seguire la carta (18,7%), il vetro (9,1%), il legno (8,5%), la plastica (8,0%) e i rifiuti ingombranti (4,5%).