Nel video l’intervista a:
– Clelia Coppola, Mamma ragazzo aggredito
– Alessandra Casolari, Mamma ragazzo aggredito
– Saska Wynk, Mamma ragazzo aggredito
I genitori dei ragazzi aggrediti sanno chi sono i giovanissimi che picchiano e derubano, spargendo paura tra gli studenti e riempiendo le pagine di cronaca. Anche le autorità lo sanno. Si tratta di poche decine di giovani, 40, forse 50 in tutta la città. Ma arrestare la spirale di violenza non è semplice e il confronto tra genitori e autorità per trovare soluzioni si è fatto acceso ieri sera, in una sala parrocchiale di Gesù Redentore gremita. A testimonianza di quanto sia sentito il problema della sicurezza dei giovani, oltre 500 persone si sono presentate all’incontro “Noi reagiamo”, alla presenza del sindaco, di diversi assessori e delle forze dell’ordine. A prendere parola anche le mamme di ragazzi aggrediti. Come Clelia, che di almeno dieci di quei minori terribili ha fatto nome e cognome. I genitori hanno lamentato che i ragazzi che hanno aggredito i loro figli sono ancora liberi e che niente sia cambiato se non le abitudini delle vittime, tuttora impaurite. A prendere parola anche la mamma di Stefano Grandi, il ragazzo brutalmente pestato in piazza Matteotti e la mamma di Jordan, il 17enne accoltellato su un autobus, che insieme a centinaia di genitori preoccupati per i propri figli, hanno chiesto risposte