L’Emilia-Romagna arretra di due posizioni rispetto allo scorso anno nella classifica del Ministero della Salute sulla sanità. Secondo i dati, ancora provvisori, la nostra regione rimane sul podio, ma scivola dal primo al terzo gradino finendo dietro a Toscana e Veneto. A fare confermare l’Emilia-Romagna tra le prime in Italia è l’ambito della prevenzione, per cui i nostri territori risultano maglia rosa. Questo quadro è descritto nella classifica della “Griglia Lea”, oggi chiamato “nuovo sistema di garanzia”. Gli indicatori per arrivare all’elenco definitivo sono molti. Oltre alla prevenzione, l’Emilia-Romagna si piazza in prima posizione per quanto riguarda la mobilità attiva, cioè la capacità di attrarre pazienti provenienti da fuori confine, superiore a quella della Lombardia, al secondo posto. Ciò che invece tira in basso e fa perdere posizioni alla nostra regione sono i tempi di attesa, per i quali Modena brilla in negativo. Secondo gli ultimi dati messi a disposizione direttamente dalla Regione, nella nostra provincia il 22% delle prestazioni non rispetta i tempi medi di attesa. Per alcune prestazioni, come elettromiografie, risonanze magnetiche muscoloscheletriche, visite oculistiche, dermatologiche o psichiatriche si parla di attese dai 6 fino a 9 mesi.