Nel video l’intervista a Roberto Rinaldi, Coordinatore Uil di Modena e Reggio Emilia

Il tavolo tra Governo e sigle sindacali sulla legge di bilancio è durato sei ore ma la fumata è stata comunque nera per quanto riguarda la Cgil e la Uil. Le due sigle hanno infatti confermato lo sciopero generale nazionale del 29 novembre per protestare contro una manovra ritenuta pessima e che non dà prospettive al Paese. L’incontro era convocato per mettere sul tavolo i principali punti del testo e le proposte di modifica dei sindacati. Ma la Premier, Giorgia Meloni, non ha lasciato spiragli, se non la possibilità di «intervenire ancora sull’Irpef», per tagliare le tasse al ceto medio. Troppo poco per UIL e Cgil. E il 29 novembre in tutta Italia sarà sciopero. Per la Premier l’occupazione e il Paese crescono, lo sciopero di Uil e Cgil è solo per pregiudizialità politica. Secondo le sigle, invece, l’esecutivo nega i problemi legati ai tagli alla spesa, il Pil che non cresce, la crisi della sanità, il blocco del turn over nella pubblica amministrazione, gli stipendi affossati, dall’inflazione e la produzione industriale in difficoltà. E nega la possibilità di pescare i soldi laddove ci sono.