Un tavolo di lavoro e di confronto permanente per trovare un equilibrio tra la sicurezza idraulica del territorio e la tutela ambientale. Il Comune di Modena dopo la manifestazione di domenica per protestare contro il disboscamento lungo il fiume Secchia, ritenuto il più grave ecocidio dell’Emilia-Romagna, ha subito aperto al confronto con le associazioni ambientaliste. Ad annunciarlo, l’assessore all’ambiente Vittorio Molinari, pur premettendo che la capacità di manovra del Comune sul tema dei fiumi è limitata, dato che la competenza è in capo alla Regione e ad Aipo. Il tavolo sarebbe comunque uno strumento di sensibilizzazione e permetterebbe di raccogliere le proposte delle associazioni ambientaliste. La data non è ancora stata fissata ma l’obiettivo è quello di convocare il primo incontro prima delle festività di Natale. Il disboscamento che ha causato l’indignazione dei cittadini che hanno fondato ad hoc il comitato “Buonanotte al Secchia” ha visto l’abbattimento di circa 45 ettari di bosco al fine di allargare le casse di espansione del fiume in località Marzaglia. Un numero di alberi molto elevato, anche superiore a quanto stabiliva il piano della stessa Aipo. Per i comitati e i cittadini che domenica hanno marciato in un corteo funebre, era possibile trovare una soluzione alternativa, aumentando la capacità della cassa di espansione in un’altra zona, limitando l’abbattimento degli alberi.