Le morti sul lavoro, anche nella nostra regione, fanno di un fenomeno, una piaga sociale. L’Emilia-Romagna, infatti, si posiziona in zona arancione tra le regioni italiane che evidenziano il maggior numero di morti bianche, con un’incidenza che risulta superiore alla media nazionale. A raccontare i dati l’Osservatorio Vega sulla Sicurezza sul Lavoro. Nuovamente zona arancione, dopo lo scorso anno, anche per la provincia di Modena, come per quelle di Forlì-Cesena, Ferrara, Bologna e Reggio Emilia. Rimini e Piacenza sono in zona rossa, mentre in quella gialla si trovano Parma e Ravenna. Nonostante la nostra provincia abbia evidenziato dallo scorso anno un calo di decessi del 38%, passando da 13 morti bianche nei primi 9 mesi del 2023, agli 8 di quest’anno nello stesso periodo, con un indice di mortalità passato da 30 dello scorso anno a 25 del 2024, la situazione rimane grave tanto è vero che i numeri non sono sufficienti a far uscire il territorio modenese dalla zona di attenzione. Per quanto riguarda invece l’intera regione i decessi sul lavoro dal 2023 al 2024 sono aumentati del 14% per gli uomini e addirittura del 200% delle donne. La fascia più colpita quella 45-54 anni, il 38% del totale, gli over 65 per il 26% ed infine la fascia di età tra i 55 e i 64 anni, il 24%
MORTI BIANCHE, LA PROVINCIA DI MODENA IN ZONA ARANCIONE PER IL NUMERO DI VITTIME
Modena e provincia in zona arancione per infortuni mortali sul lavoro. In nove mesi hanno perso la vita 8 persone. Una situazione che allarma nonostante, rispetto lo scorso anno, i numeri siano in calo