Anche in Italia sono stati registrati i primi casi di influenza causata dal virus H3N2 e ribattezzata ‘australiana’ perché è in Australia che è stata isolata per la prima volta e che ha lì alimentato una pesante stagione influenzale. In Italia, per gli infettivologi il picco sarà a fine di questo mese. Se dovesse prevalere il sottotipo H3N2, diverso dallo scorso anno, potrebbe provocare un altissimo numero di casi, come è successo in Australia. L’allarme che viene lanciato dagli esperti è per i rischi di complicazioni a cuore e cervello, non solo polmoni e gola, come dimostrato dal primo caso registrato al San Martino di Genova. Il paziente, riferisce Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico genovese, non riusciva neanche a riconoscere la moglie. Tra i primi sintomi riferiva di non sentire il sapore del cibo quando mangiava. A proposito di sintomi, spiegano gli esperti, molti sono comuni come la febbre alta, il mal di testa e il dolore alle ossa, ma sono diffusi, con il nuovo sottotitpo, anche problemi respiratori e nei bambini possono evidenziarsi problemi gastro intestinali, mentre negli anziani la febbre può essere bassa. Purtroppo la circolazione contemporanea di altri virus che vengono anticipati da sintomi simili, potrebbe confondere, come ad esempio quelli provocati dalla nuova variante del Covid, la Xec, la cui diffusione si registra in salita. Per gli esperti è necessario sottoporsi a vaccinazione, ad iniziare da bambini, anziani e persone con fragilità. E’ anche necessario considerare che per avere la copertura e essere quindi protetti quando la diffusione inizierà a crescere, devono trascorrere una decina di giorni dall’iniezione. In Emilia-Romagna la campagna vaccinale è stata avviata il 7 ottobre una settimana prima rispetto al 2023