Frequentare la stazione delle corriere è diventato un incubo, ormai, per tanti pendolari. Sono ancora da chiarire i contorni di quanto accaduto ieri in viale Molza, ma l’impressione è che sia diventato il luogo preferito di un gruppetto di ragazzini che si diverte a spruzzare spray urticante negli ambienti dell’autostazione, seminando il panico. È successo poco dopo le 14, per la terza volta in sole due settimane. C’è anche chi ha vomitato per il forte fastidio. Un episodio “copione” a quello dello scorso 16 ottobre, quando sette autisti rimasero intossicati. E poi, ancora, una settimana dopo, con un raid nell’area del bar. Ma il problema sicurezza nella zona è più ampio e complesso. Se lo spray al peperoncino ha creato infatti un clima di tensione, le aggressioni fisiche hanno ulteriormente esacerbato la situazione. L’ultimo episodio violento risale a lunedì e ha coinvolto due 15enni, proprio all’uscita da scuola mentre aspettavano la corriera. È in quel frangente che un ragazzo di origine magrebina, munito di coltello, avrebbe provato a estorcere loro dei soldi. A salvarli – ha raccontato il padre di uno dei ragazzi – non sarebbe stato l’intervento delle forze dell’ordine, ma un “parapiglia” iniziato poco distante che avrebbe attirato l’attenzione dell’aggressore, poi lanciatosi nella mischia facendo perdere le sue tracce. In attesa che le indagini facciano chiarezza sugli autori degli atti di violenza e che nuove misure siano messe in atto per tutelare pendolari ma anche residenti e commercianti, l’autostazione resta un punto caldo della città, simbolo di un problema che non può più essere ignorato.