Tra la primavera e l’estate 2019 a Modena si era registrata una recrudescenza di truffe ai danni di molte decine di cittadini, in prevalenza anziani. La truffa era quella dei rilevatori gas, operata da un soggetto con sede a Calcinate (Bs), in una zona che può essere definita la patria di questo tipo di abusi. Il nome dell’azienda era Meta Gas, intestata a Marku Gjergi, che assieme ad altri personaggi si presentava alla porta dei modenesi, con la scusa di eseguire la lettura del contatore gas. Mentre fingevano questa operazione gli stessi affermavano che a partire da gennaio 2020 sarebbe divenuto obbligatorio il montaggio dei rilevatori di fughe di gas e metano, di monossido di carbonio e di fumo/antincendio.

Quindi mostravano i dispositivi, consigliandone l’acquisto per non incorrere in pesanti sanzioni amministrative, ed offrendoli in vendita al costo di 71,95 euro l’uno. A questo punto, vista la cifra contenuta ed il presunto obbligo, in tanti procedevano alla sottoscrizione di un contratto di acquisto intestato alla società METAS, mentre gli agenti eseguivano in pochi minuti l’installazione materiali dei rilevatori, poi rivelatisi essere di pessima qualità e di nessun valore. Il pagamento avveniva con carte di credito, con l’utilizzo del POS, e diverse persone non si rendevano conto immediatamente dell’enormità della cifra richiesta. Difatti,  a fronte  di una spesa prospettata di 71,95 euro, veniva invece richiesto il pagamento di Euro 399,00 per il rilevatore a metano, di Euro 399,00 per il rilevatore del monossido di carbonio e sempre di Euro 399,00 per il rilevatore antincendio.  La cifra dichiarata inizialmente non era altro che il calcolo dell’Iva di un solo apparecchio, pari appunto ed Euro 71,95. Diverse le persone che, in modo inconsapevole versavano ai truffatori ben 1.197 euro.

 Federconsumatori veniva informata di quanto stava accadendo, anche da persone che non erano cadute nella trappola, e provvedeva ad informare i cittadini del rischio di una truffa con ripetuti comunicati stampa e attraverso i social. Tante le persone che all’epoca si rivolsero allo Sportello SOS Truffa, e che nostro tramite inviarono lettere nelle quali esercitavano il diritto di recesso, richiedendo la restituzione delle somme estorte. Nonostante le rassicurazioni telefoniche, ottenute da noi all’unico numero disponibile (rapidamente dismesso) nessuno ottenne il dovuto risarcimento. Allo stesso tempo, assieme ad altre due associazioni dei consumatori, chiedemmo a Prefetto e Sindaco, senza riscontri, di vietare temporaneamente le vendite porta a porta nel territorio comunale. Nel frattempo i truffatori si erano spostati in altri centri della provincia, utilizzando le stesse modalità, venendo a volte allontanati dalla Polizia Municipale.

Della grande quantità di persone truffate solo cinque decisero di procedere per vie legali, supportati dall’Avv. Simone Vellani, uno degli storici Legali che collaborano con Federconsumatori. Nel 2023 Marku Gjergj veniva rinviato a giudizio. Dopo un anno di dibattimento nei giorni scorsi è stata emessa una sentenza che ha condannato il titolare di Meta Gas ad un anno e tre mesi di reclusione, ad 800 euro di multa, al pagamento delle spese processuali. Lo stesso è stato condannato a risarcire il danno a tre dei ricorrenti (due avevano abbandonato per motivi di salute) per complessivi 17.600 euro.

Ora inizia l’azione per ottenere i risarcimenti: Marku Gjergj risulta titolare di altre “aziende”, che svolgono la stessa attività.  Di certo questa vicenda continua a ripetersi, come accaduto a Modena nel mese di agosto con una diversa azienda, altrettanto spregiudicata. Non è più il tempo per considerare queste soltanto pratiche commerciali scorrette; si tratta di truffe, spesso attuate ai danni dei più deboli. L’importante sentenza del Tribunale di Modena segnala la necessità di migliorare l’azione collettiva di contrasto, anche attraverso il sostegno fattivo dei cittadini che cercano giustizia.

Alcuni modenesi che hanno acquistato i rilevatori continuano ogni anno a ricevere dei soggetti per una non meglio precisata manutenzione, sostenendo che questa attività è dovuta contrattualmente. Sono richieste cifre elevatissime ed ingiustificate, che ovviamente non sono dovute. Invitiamo chi dovesse ancora essere dentro il meccanismo di questa truffa a contattarci o ad informare le Forze dell’Ordine.