Una, due, tre, un numero infinito di doppiette Ferrari.
Piazzare le Rosse sul podio il più possibile negli ultimi 5 Gran Premi del 2024 (Messico, Brasile, Las Vegas, Qatar, Abu Dhabi).
Questo è il piano “mondiale” della Scuderia del Cavallino per il titolo Costruttori.
A Maranello, questo è il vero obiettivo di questo finale di stagione 2024: il titolo Mondiale Costruttori manca alla Ferrari addirittura dal 2008, quando sulla Rossa correvano Kimi Raikkonen e Felipe Massa.
Praticamente un’era geologica e automobilistica fa.
Con 48 punti di ritardo dalla McLaren – in mezzo c’è pure la Red Bull – la Ferrari va disperatamente a caccia del suo 17° titolo Costruttori: impresa difficile, ma non impossibile.
Soprattutto dopo aver visto il GP degli USA, ad Austin, dove le lanciatissime McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri sono state relegate al ruolo di comprimarie dalle F-24 di Charles Leclerc e Carlos Sainz.
Il pilota monegasco è alla sua migliore stagione in F1 della carriera e il pilota spagnolo, pur sapendo di andarsene, vuole lasciare il segno, in un perfetto gioco di squadra.
Il resto lo hanno fatto, ad Austin, gli aggiornamenti tecnici e meccanici delle ultime settimane: cruciale, ad esempio, l’ottimo utilizzo dei pneumatici, sia le medie che le “hard”.
Il segreto – come rivelano gli esperti – è stata la capacità di mandare rapidamente in temperatura anche le gomme con mescola più dura. Merito degli interventi che ingegneri, tecnici e meccanici hanno fatto sul terzo elemento della sospensione anteriore.
E adesso le più veloci del “circus” sono proprio le Ferrari…
Domenica si corre il 20° GP del Mondiale, sulla pista “Hermanos Rodriguez” di Città del Messico: semaforo verde alle 21 ora italiana.
Nel 2023 vinse Verstappen, davanti ad Hamilton, Leclerc e Sainz.