Nel video Rocco Palombella Segretario generale Uilm, Dario Salvetti Rsu Fiom e Domenico Ciano Rsu Fim Cisl
È con lo slogan “Cambiamo marcia: acceleriamo verso un futuro più giusto” che ha preso il via a Roma la grande manifestazione del settore metalmeccanico e dell’automotive. In corteo e poi in piazza presenti anche delegazioni modenesi di Uil, Cgil e Cisl per chiedere di salvaguardare gli stabilimenti italiani di Stellantis, mettendo in campo una vera prospettiva industriale e occupazionale legata al settore. Migliaia le lavoratrici e i lavoratori riuniti nella capitale, con loro anche la solidarietà del terziario e di delegazioni sindacali provenienti da altri Paesi. La voce si alza volgendosi alla Commissione Europea e al Governo italiano che per i sindacati deve convocare un tavolo urgente di confronto con la Presidenza del Consiglio, l’Ad Stellantis e le sigle stesse.
Uno sciopero per il futuro dell’auto, dicono le sigle, in cui la Maserati è diventata un simbolo. Marchio storico e patrimonio della nostra città, ha visto un calo della produzione del 75,8% nel 2024, oltre ad avere subito la chiusura dell’Innovation Lab. In viale Ciro Menotti i lavoratori sono in cassa integrazione intermittente da gennaio, senza un vero piano in grado di dare continuità agli impianti produttivi. Una situazione comune a molti altri impianti italiani per cui i lavoratori chiedono certezze