Nel video l’intervista a:
– Matteo Tiezzi, Presidente Fondazione Modena
– Giuseppe Iadarola, Project Manager Ago
– Dott. Francesco Doglioni, Consulente del progetto di restauro
Gru, escavatori, impalcature, il via vai degli operai non ci permettono ancora di avere un’immagine nitida di quello che diventerà il Complesso ex Ospedale Sant’Agostino di Modena, oggetto di un’imponente opera di riqualificazione. Il cantiere Ago, infatti, è tuttora in corso. Nell’autunno del 2025 saranno pronti i primi spazi, quelli dei musei universitari. Con un po’ di fantasia e guidati dai tecnici, siamo entrati all’interno, per scoprire quello che sarà a tutti gli effetti un hub di cultura e comunità, osservando da vicino il primo stralcio dei lavori. Dal grande atrio dell’ex Ospedale Civile abbiamo proseguito nell’ex ospedale militare che ospiterà l’accesso principale per il pubblico con biglietteria e foyer. Poi, il futuro auditorium, all’angolo con viale Berengario; le aree espositive e i depositi delle collezioni destinati ai piani superiori, la zona più prestigiosa. Ma il punto più scenografico si trova al piano terra: il portico d’ingresso al teatro anatomico, ripristinato nella sua configurazione originale. Il cantiere sembra infinito, ma procede, in una superficie lorda di circa 24.000 metri quadrati. Per il suo recupero la Fondazione di Modena, principale player, spenderà alla fine circa 100 milioni. Il taglio del nastro è previsto a fine 2029.