Un poco invidiabile primato, quello di Cavezzo. Dei 36 casi di Dengue registrati in Emilia-Romagna, ben 35 provengono dal focolaio di Cavezzo. Nello specifico: sono stati colpiti dal virus della Dengue 34 residenti del comune della Bassa modenese e un residente a Mirandola, ma che lavora proprio a Cavezzo. Al momento, non risultano altri pazienti con campioni in attesa di analisi da parte del laboratorio regionale e negli ultimi giorni non sono stati segnalati altri soggetti che presentano sintomi riconducibili alla Dengue. Secondo l’Ausl, la situazione generale è comunque “sotto controllo”, grazie anche allo screening effettuato fino al 5 ottobre scorso proprio presso il centro prelievi di Cavezzo: i 70 pazienti visitati hanno permesso di riscontrare 26 casi confermati di Dengue, che già fanno parte del conteggio totale delle persone colpite. A causa di questa situazione indubbiamente eclatante, il focolaio di Cavezzo è attualmente allo studio e sono in corso indagini epidemiologiche da parte delle autorità sanitarie: un’indagine congiunta tra Regione Emilia-Romagna e Centri specializzati a livello nazionale per analizzare la sequenza genica delle zanzare individuate – responsabili del virus della Dengue – in modo da individuare l’eventuale legame del focolaio di Cavezzo con gli altri casi rilevati altrove, come ad esempio a Fano, riconosciuto come un altro focolaio di Dengue sul territorio nazionale.