L’Emilia-Romagna è capofila tra le regioni, tutte unite, incluse quelle di centrodestra, nel chiedere al governo più risorse ad una sanità sottofinanziata al punto da avere gravi ripercussioni sul servizio ai cittadini. Ieri gli assessori alla Salute hanno chiesto con una lettera un incontro urgente ai ministri Orazio Schillaci e Giancarlo Giorgetti. Un documento inviato dall’assessore dell’Emilia-Romagna, Raffaele Donini, in qualità di coordinatore della commissione salute della Conferenza delle Regioni. La lettera è stata firmata all’unanimità da tutti i territori, indice di malumori e preoccupazioni che sulla sanità non hanno colore politico. Il ministro Giorgetti ha assicurato che le spese per la salute non saranno tagliate, ma indiscrezioni parlano di risorse contenute nel fondo destinato all’assistenza. Il testo mandato ai ministri rimarca la necessità di discutere di temi caldissimi in vista della preparazione della legge di bilancio per il 2025. Per gli assessori va incrementato il rapporto tra spesa e Pil, che nel nostro Paese è destinato ad arrivare, nel giro di un anno, al 6,2%. Pochissimo rispetto al 10% raggiunto, ad esempio, da Francia e Germania. Viene poi chiesto il ripristino del Fondo complementare al Pnrr per opere di messa in sicurezza antisismica e antincendio degli ospedali e di risolvere il problema del payback sui dispositivi medici. Un passaggio è dedicato anche alla spesa farmaceutica, sempre più pesante nei bilanci, ma si chiedono anche soldi per abbattere il nodo delle liste d’attesa e per finanziare il nuovo Piano pandemico il Piano di prevenzione vaccinale, e pure i dipartimenti di prevenzione delle Asl, quelli che si occupano di sicurezza sul lavoro.