Modena tira un sospiro di sollievo nel vedere migliorare le condizioni meteo dopo giorni di piogge: la nuova ondata di maltempo, che ha determinato un’allerta arancione per piene dei fiumi per tutta la giornata di oggi nei comuni di pianura, ha fatto sì innalzare il livello dei corsi d’acqua, ma non abbastanza da superare la soglia 2, quella che comporta la chiusura dei ponti. Lo stesso non si può dire per la Romagna, che nella notte è tornata a rivivere l’incubo dell’acqua: a Traversara, a Ravenna, il fiume Lamone ha aperto una nuova falla nell’argine, nello stesso punto della rotta del 19 settembre. I campi si sono completamente allagati. La frazione era tuttavia stata evacuata in via precauzionale già da ieri, proprio per la fragilità del territorio, già colpito da forti piogge nemmeno un mese fa. La Regione nel fare il punto sul maltempo, questa mattina, ha rilevato come nella notte i fenomeni precipitosi si siano attenuati, così come il deflusso delle acque. Il miglioramento del quadro meteo ha permesso a Faenza e a Budrio di ritirare le ordinanze sullo sgombero delle località più esposte a rischi. È stata comunque un’altra notte con il fiato sospeso per i cittadini della Romagna, che vedono in vigore l’allerta rossa fino a domani. La presidente facente funziona della Regione, Irene Priolo, ha ammesso che “hanno ragione, non si può vivere in allarme costante” e per questo ha aggiunto che serve andare più spediti con la ricostruzione. Intanto la Procura di Ravenna per l’alluvione di settembre ha aperto un’indagine per disastro colposo. Su questo viale Aldo Moro offrirà massima collaborazione, ha chiosato Priolo, sicura che sarà l’occasione per certificare lo sforzo della regione “nel ripristino e nella messa in sicurezza del territorio dal maggio scorso ad oggi”.