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Si sentono stanchi e sottopagati i lavoratori Seta che sabato 5 ottobre tornano a manifestare in occasione dello sciopero nazionale proclamato da OR.S.A Trasporti e USB Lavoro Privato per rivendicare i diritti e denunciare una situazione che non può più essere tollerata. Come è diventata insostenibile la situazione a Modena, più volte denunciata dagli stessi lavoratori, spesso in presidio davanti i cancelli dell’azienda in via delle Suore. In questa occasione invece il presidio si terrà alla stazione delle corriere, seguito da un corteo che percorrendo via Emilia Centro arriverà fino a Piazza Grande. Una mobilitazione necessaria e inevitabile – insistono le sigle sindacali – incentrata su richieste fondamentali, quali il miglioramento delle condizioni normative e salariali. Troppe ore di lavoro e di guida, un eccessivo impegno lavorativo che non è compensato dalle giuste ore di riposo per il recupero psico- fisico e per la naturale conciliazione tra tempi di lavoro e di vita, in una città dove il costo della vita aumenta in maniera vertiginosa senza vedere un adeguamento dei salari. Ad entrare nella spinosa questione anche il sindaco di Modena Massimo Mezzetti che il 30 settembre, lunedì scorso, ha convocato un incontro con i vertici di Seta e di AMO l’Agenzia della Mobilità della città. All’incontro era presente la Provincia e la presidente di Tper Giuseppina Gualtieri. “Senza un piano industriale credibile prenderemo provvedimenti” così si espresso Mezzetti concludendo che ora la priorità resta quella di risolvere i problemi sul tavolo, con tempestività e risolutezza