In via Rainusso sono ancora visibili le tracce di una violenta lite sfociata in aggressione che questa notte ha visto coinvolto un 23enne di origini marocchine. L’uomo è stato trovato a terra da un suo connazionale, che gli ha prestato i primi soccorsi e ha chiamato il 118. Era coperto di sangue, e presentava una ferita d’arma da taglio di circa 3 centimetri all’altezza della scapola sinistra e poco distante, una bomboletta di spray al peperoncino, forse usata per difendersi. La Polizia di Stato, chiamata a ricostruire la vicenda, ha arrestato un 24enne tunisino, già ripetutamente condannato per reati contro il patrimonio, la persona ed in materia di stupefacenti. Lo straniero durante le fasi di accompagnamento in Questura si è scagliato contro un poliziotto mordendolo all’avambraccio. Da quanto si apprende, sarebbe stato lui a colpire il 23enne, a seguito di una lite iniziata nella sua abitazione, nel palazzo al civico 116. L’attività d’indagine della Polizia, con la collaborazione del personale della Polizia Scientifica di Modena, ha permesso di notare la presenza di tracce ematiche all’interno della cucina, su una spugna e su un fazzoletto ancora intrisi di sangue. Dalla perquisizione è stato rinvenuto nascosto in un armadio della camera da letto un grosso coltello da cucina sporco di sangue, presumibilmente usato per colpire il marocchino. I sanitari del 118, intervenuti con ambulanza e automedica, hanno portato in ospedale il 23enne, in quel momento privo di documenti, con un codice di massima gravità. Una volta a Baggiovara le sue condizioni non sono risultate troppo serie: la prognosi per l’uomo è di 30 giorni. Non è la prima volta che quest’area di via Rainusso, nei pressi dell’Hotel Tiby, finisce al centro della cronaca per episodi di aggressioni, spaccio o degrado. Chi lavora nella zona dipinge un quadro di insicurezza che precipita quando si fa buio, con strani via vai e un gruppo di persone che spesso si apposta nel parcheggio per bivaccare e consumare sostanze