Una graduale ascesa nelle prestazioni, con alcuni alti e alcuni bassi, nella buona competitività assoluta, ma non in grado di competere prima con la Red Bull di Max Verstappen e ora con le McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri.
Questo, finora, il bilancio della Ferrari per il campionato 2024 di Formula 1: nonostante le vittorie di Carlos Sainz a Melbourne e Charles Leclerc a Monaco e Monza, la Ferrari, bisogna dirlo, non è mai stata veramente in corsa per il Mondiale Piloti e, forse, neppure per il Mondiale Costruttori.
Peccato, però: perché almeno tra i Costruttori la Scuderia di Maranello ha dimostrato di potersela giocare e lo sta facendo ancora, a sei GP dalla fine, benché la McLaren sembri lanciatissima e imprendibile verso il titolo: 75 punti di ritardo, per le Rosse, sembra improbabili da rimontare, visto come vanno Norris e Piastri…
Crescono i rimpianti per non aver dato continuità alle vittorie: ci riferiamo, in particolare, al successo di Charles Leclerc nel giardino di casa a Montecarlo, a cui ha fatto seguito un lungo passaggio a vuoto (7 Gran Premi di…crisi). Proprio fino all’altro successo, a Monza, in un tripudio di bandiere rosse: poi, un ottimo secondo posto a Baku, e a Singapore la Ferrari avrebbe ottenuto molto di più di un 5° e un 7° posto, se non ci fossero stato le disastrose qualifiche del sabato. Ma i GP sono fatti di tre giorni, non solo della domenica…
Ora il circus della F1 si concede quasi un mese di tregua (e di lavoro, per chi ne ha bisogno): saranno soprattutto Red Bull e Ferrari a tentare di aggiungere una “tigre” nel motore, Verstappen per salvare il suo titolo mondiale, Leclerc per inseguire il sogno di un’altra vittoria e Sainz per salutare degnamente il popolo ferrarista.
Alla McLaren, forse, si stanno mangiando le mani per non essersi svegliati prima, ma la scuderia color papaia, il suo Mondiale del rilancio, l’ha già vinto.
Prossimo GP, a Austin, in Texas, il 20 ottobre.