Un’ alluvione dietro l’altra, nella nostra martoriata regione. E ogni volta, l’evento precedente sembra finire nel dimenticatoio per far posto ad una nuova calamità.
Con questa riflessione, è intervenuta Monica Contursi, consigliera di “Nonantola al Centro”: ricorda che sono passati quattro anni da quando Nonantola è finita sott’acqua e ancora si attendono i fondi del governo necessari per rinforzare gli argini.
Secondo la consigliera Contursi, gli 80 milioni stanziati dall’allora governo-Draghi in seguito all’alluvione a Nonantola, fondamentali per mettere in sicurezza gli argini, sono ancora nelle casse della Regione Emilia-Romagna. Quei fondi non possono essere utilizzati fino a quando non verranno espletate tutte le pratiche burocratiche per i risarcimenti ad aziende e privati. Fino ad allora, niente fondi.
Il 75% delle pratiche sono già state elaborate, ma ne restano ancora fuori 230 di privati e 20 di aziende. Hanno tempo fino al 10 dicembre.
Nel frattempo, la presidente facente funzioni della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, è stata nominata Commissario per l’emergenza provocata dell’alluvione di questi giorni. Per quest’attività, potrà avvalersi delle strutture e degli uffici regionali, provinciali e comunali.
“Vogliamo fare presto e bene per i primi fondi stanziati dal governo per gli interventi più urgenti”, ha dichiarato.
Ieri pomeriggio, la presidente Priolo ha compiuto un sopralluogo in provincia di Ravenna, visitando alcune delle zone più colpite dall’alluvione, come ad esempio Bagnacavallo e Lugo.