Nel video, l’intervista a Raffaele Donini, Assessore Salute Emilia-Romagna
Bilancio positivo per i 42 Cau (Centri di assistenza per l’urgenza) già attivi in Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini: diventeranno 50 entro la fine del 2024, portando a 88, complessivamente, le strutture operative in tutta l’Emilia-Romagna, tra Cau, Pronto soccorso generale e Dea (Dipartimento di emergenza e accettazione) di I e II livello. Mentre in tutta Italia i Pronto Soccorso stanno letteralmente esplodendo, grazie ai Cau, in Emilia-Romagna, si registra una lieve diminuzione complessiva degli accessi: il 7% in meno rispetto al 2023. Nei, Cau l’86% dei pazienti riceve le cure direttamente nella struttura, con tempi di attesa medi inferiori ai 90 minuti. 476 i medici e centinaia gli infermieri che vi lavorano, oltre il 60% dei quali ha meno di 35 anni. Con soddisfazione, altri numeri li fornisce l’assessore regionale alla Salute. Donini spiega che nessuno vuole sostituire i medici di famiglia né sminuirne l’importanza, ma la riorganizzazione della sanità territoriale è necessaria e già in atto, anche grazie ai Cau.