La data fissata sul calendario è il 30 settembre, quella indicata dall’Avvocatura dello Stato per liberare definitivamente l’area del Tennis Modena, storico circolo modenese del parco Novi Sad. Una sorta di sfratto, a tutti gli effetti, sul quale si è già esposto anche il Tar Emilia-Romagna, dando parere negativo sulla richiesta di sospensiva presentata dal club. Perché, di fatto, si tratta di un’area di proprietà del Demanio che, rivendicando l’assenza di una vera e propria convenzione (nonostante negli anni il club abbia regolarizzato la sua posizione) chiede ora di liberare gli spazi. Un nuovo ricorso al Consiglio di Stato è alle porte, ma la partita si fa più complicata, mentre il tempo stringe. Un patrimonio sportivo con oltre 100 anni di storia che ora rischia di venire cancellato da rigidità burocratiche. Per questo anche il Comune è già sceso in campo, al fianco dell’attuale dirigenza, per provare a capire come procedere in questi pochi giorni che separano dall’ultimatum del 30 settembre. “Non vogliamo che quell’area, situata in una delle zone che riteniamo più sensibili anche dal punto di vista della sicurezza urbana, rimanga abbandonata” scrive il sindaco Massimo Mezzetti che ha annunciato di aver chiesto un incontro all’Agenzia del Demanio: “Chiediamo nell’immediato di permettere al circolo del tennis di rimanere negli attuali locali, fintanto che l’Amministrazione dello Stato non arrivi alla nuova assegnazione che auspichiamo possa confermarne la presenza”, ha sottolineato il primo cittadino.