Nel video, l’intervista ad Amedeo Faenza, Presidente Federalberghi Modena
Affitti brevi e affittacamere. Un fenomeno che sta investendo anche Modena con i riflessi negativi che si ripercuotono sul settore alberghiero tradizionale. Nella città della Ghirlandina hanno già chiuso i battenti 5 strutture alberghiere, mentre altre sono a rischio. Tra le cause, le problematiche legate alle normative sulla sicurezza e non solo. Senza dimenticare il sommerso nella giungla delle locazioni brevi, ancora oggi, difficilmente quantificabile. Certo è che, tra gli albergatori, c’è forte preoccupazione. L’impegno dev’essere, infatti, quello di poter lavorare tutti con le stesse regole per evitare evasione fiscale, lavoro irregolare e soprattutto concorrenza sleale. Il cosiddetto Cin (Codice Identificativo Nazionale), che integrerà l’ormai ex Codice Regionale, dovrà essere chiaramente esposto all’esterno dello stabile e indicato negli annunci ovunque pubblicati, anche online. Ad oggi, nella nostra provincia, sono 1420 le strutture censite. Di queste, 206 hanno già richiesto il codice Cin. Quante altre lo faranno? Il termine è fissato al 3 novembre. Dopodiché scatteranno controlli più severi grazie a un’analisi incrociata dei dati condotta dall’Agenzia delle Entrate.