Dovrebbe tenersi questa settimana l’udienza decisiva che potrebbe portare al rientro in Italia dell’ortopedico modenese Luigi Ferrari e del figlio ventenne, finiti ai domiciliari in Sri Lanka con l’accusa di aver rubato e tentato di contrabbandare farfalle. I due erano stati arrestati dalle autorità locali lo scorso 9 maggio, durante un viaggio nel paese del sud-est asiatico: al termine di un’escursione nell’area naturalistica di Yala, erano stati fermati dai ranger. Perquisiti i loro zaini, sono state trovate le farfalle che, va chiarito, non sarebbero specie protette: lo Sri Lanka ha una legislazione molto severa sulla cattura di qualsiasi insetto o animale, a prescindere dal fatto che sia protetto o meno. Per loro, quindi, è scattato subito l’arresto. I due avrebbero passato un mese in cella, prima che gli fossero concessi gli arresti domiciliari, col divieto assoluto di lasciare l’isola. Il 23 agosto si è tenuta l’ultima udienza nella quale “le infrazioni contestate sono state ridotte”, fa sapere la Farnesina che sta seguendo con attenzione la vicenda.  Ora padre e figlio attendono di sapere a quanto ammonta la sanzione per aver catturato gli insetti. Una volta pagata, potranno fare rientro in patria.