Sono accusati di aver tentato di contrabbandare centinaia di farfalle, catturate durante un viaggio in Sri Lanka. In manette sono finiti Luigi Ferrari, 68enne ortopedico modenese e il figlio ventenne. L’episodio risale a maggio: i due si trovavano in vacanza nel sud-est asiatico quando, al termine di un’escursione nel parco naturale di Yala, sono stati fermati e perquisiti dagli agenti dell’ufficio per la conservazione della fauna selvatica di Katagamuwa per un controllo, insospettiti. È a quel punto che, all’interno dei loro zaini, sarebbero stati trovati gli insetti, chiusi all’interno di decine di barattoli di vetro, bottiglie e bustine. Per loro è scattato l’immediato arresto con l’accusa di furto e contrabbando. Secondo gli inquirenti, la loro intenzione, infatti, sarebbe stata quella di portarli in Italia, contravvenendo alla legge cingalese. Dopo avere trascorso un mese in cella, i due sarebbero ora ai domiciliari, con il divieto di lasciare l’isola in attesa del processo che si terrà nei prossimi giorni. Ferrari, oltre a essere un noto chirurgo, è anche un grande appassionato ed esperto di farfalle, tanto da essere membro del Gruppo modenese Scienze Naturali. Il presidente dell’Associazione, nonché organizzatore della fiera Entomodena, Lucio Saltini, si schiera al suo fianco e dice: “Sono piccole farfalle notturne che non hanno alcun valore commerciale, le ha catturate per studiarle al microscopio. È una persona seria, un professionista stimato. Ha fatto soltanto l’errore di prenderle in un Paese in cui non è consentita la raccolta di insetti”.